“Maestra…come sta la Bee Bot?“. E’ così che vengo accolta in una prima classe della scuola primaria. La settimana precedente avevo fatto una lezione di robotica con Bee Bot e da subito mi ero accorta del grande potenziale offerto da questa attività che non si ferma alla pura programmazione, ma che si sviluppa e fiorisce grazie alla creatività degli studenti. Ecco allora le storie, ma anche, la matematica, la geografia, la storia… Il legame affettivo che si instaura fra un robot e un bambino è straordinario! Ecco qui alcune esperienze condotte da me con studenti piccolissimi (infanzia) e più grandi.
BEE BOT ALLA SCUOLA DEI PICCOLI
Bee Bot arriva alla scuola dell’Infanzia! La maestra con un cappellino da ape in testa mostra cosa può’ fare l’ape. Si usano frecce colorate e si inventano storie, fino a scoprire che può portare delle cose…e allora…cosa è meglio di un cono gelato?
ROBOTICA: BEE BOT…PRIMI APPROCCI
I bambini della classe prima vanno alla scoperta delle possibilità di movimento fino a scoprire che Bee Bot può andare a vanti, indietro, a destra e a sinistra. Le cose si complicano nella programmazione fino a capire che bisogna annullare la programmazione precedente. Poi è felicità!
BEE BOT…PRENDIAMO LE MISURE
Quanto misura un passo della Bee Bot? Per realizzare percorsi su cui ideare storie di ogni genere, il primo step è misurare il passo della Bee Bot. Sarebbe stato semplice dire ai ragazzi che Bee Bot si muove di 15 cm…ma è importante mettersi alla prova…imparare ad imparare!
BEE BOT…CON L’AIUTO DEI GRANDI
BEE BOT VA IN EUROPA